Una sincerità quasi disarmante e il grandissimo merito di riconoscere il merito degli avversari. Giovanni Stringhini analizza la finale scudetto, applaudendo il Forlì e facendo i complimenti ai suoi ragazzi per quanto fatto in stagione.
Mister, una finale è fatta anche di episodi. Forse su questa pesa quel rigore sbagliato nel primo tempo.
<<Non credo c’entri qualcosa il rigore. Oggi abbiamo incontrato un avversario più forte, mentre noi siamo arrivati a questo appuntamento un po’ stanchi e sulle gambe. Certo, fossero girati gli episodi sarebbe potuto accedere qualcosa di diverso. Ma penso che oggi abbia oggettivamente vinto la squadra che meritava di farlo. Nello sport bisogna essere onesti e lineari>>.
Come mai questo calo?
<<La mia squadra ha dato più del cento per cento per tutto l’anno e anche qui, nelle due partite precedenti, ha speso tantissime energie. Oggi abbiamo incontrato una squadra che stava meglio sotto il punto di vista fisico e superiore per quanto concerne l’aspetto tecnico>>.
Pensa che dall’altra parte il Forlì abbia incontrato avversari meno probanti?
<<Non credo, anche perché penso che sia Romulea che Poggio degli Ulivi fossero avversari altrettanto forti. Sarebbero scusanti futili>>.
Il bilancio credo sia comunque positivo.
<<Siamo campioni regionali e vicecampione nazionale. Se penso che dieci mesi fa mi dicevano che non avrei neanche centrato i playoff, non posso che promuovere tutti. Il bilancio è altamente positivo>>.
Che futuro spetta a questi ragazzi?
<<Possono fare molto bene, perché sono tutti ragazzi molto interessanti. Certo, poi dovremmo far capire alle prime squadra quanto sia importante far giocare i giovani>>.
Che voto meritano?
<<10, senza se e senza ma>>.